1988-1989 PAOLO PIERPAOLI

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Presidente: Paolo Pierpaoli

Vice Presidente: Pasquale Romagnoli
Segretario: Gabriele Fimmanò
Prefetto: Mario Quattrini
Tesoriere: Fabio Cardinali
Past Presidente: Giuseppe Pellegrini
Presidente Incoming: Giulio Ambrogetti
Consiglieri: Domenico Bellini, Carlo Garofoli, Raimondo Lo Presti

Governatore 209°: Arturo Canessa
Presidente R.I.: Royce Abbey
Tema presidenziale: Put life into Rotary – our life / Mettete vita nel Rotary – la vostra vita


Conviviali: 1° e 3° venerdì – Hotel “La Fonte” di Osimo; Taunus Club di Numana.
Si può essere al passo con i tempi, si può aprire il cerchio senza interrompere la continuità, secondo il motto scelto dal nuovo presidente Paolo Pierpaoli, che non esitò a rispondere con un convinto sì? Il Rotary infatti, affermava nella sua lettera di presentazione, ha il diritto ed il dovere di riflettere sulla società che cambia, di indagare sui suoi possibili sviluppi, di studiare nel contempo le forme più idonee per adeguare ad esso i suoi ordinamenti. E’ possibile conservare il vino generoso degli ideali in otri invecchiati, senza aver bisogno di otri nuovi?
E’ quello che si è sforzato di fare Paolo Pierpaoli, con una presentazione moderna, manageriale, del voluminoso piano programmatico che ha sottoposto all’attenzione dei soci, e con un pepato e colorito Bollettino, che voleva essere “veicolo di informazione e di partecipazione alla vita del Club anche attraverso il necessario confronto con divergenti opinioni”. Significativa era infatti la rubrica “Spazio aperto”, concepita quale angolo di provocazione, di reclamo e (perché no?) di consenso. Il 7 ottobre 1988 i soci e la cittadinanza sono stati invitati ad una importante conferenza su “l’Atto unico europeo 1992 – prospettive per la società marchigiana”, relatore il Prof. Alberto Niccoli, testimonianza dell’attenzione del Club verso quelli che sarebbero stati i futuri scenari, con i quali avrebbe dovuto commisurarsi la realtà economica locale.
Una visione del futuro mai disgiunta dal ricordo del passato, sia per quanto riguarda la vita del Club, che le memorie storiche della città di Osimo. Per il 30 ottobre è stata infatti programmata la celebrazione del Trentesimo Anno di Fondazione del nostro Club e per l’occasione si è voluto donare al Comune una copia “perfetta” della bombarda quattrocentesca che Niccolò Piccinino, condottiero al soldo di Eugenio IV, consegnò alla città nel 1443 durante la campagna per la liberazione dal dominio di Francesco Sforza, bombarda di notevole valore storico, soprannominata con popolare ed affettuosa ironia il “Misbaba” o “Cannò de figo”. La copia è risultata così fedele all’originale, che negli anni 1995-97 farà bella mostra di sé in una esposizione di armi antiche alla Rocca di San Leo.
Per la cronaca, la bombarda originale è conservata fin dal 1862 a Torino ed è uno dei pezzi pregiati del Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria. Chi volesse conoscere dettagliatamente la storia e la leggenda di tale cimelio e la sua moderna fusione può leggere la monografia che è stata commissionata a Pio Francesco Fantasia e pubblicata in occasione della consegna del “Misbaba” alla città di Osimo (nella galleria fotografica la raccolta completa delle immagini dell’evento).
Bisogna evidenziare che il Presidente, facendo propria una proposta caldamente sostenuta dal socio Giulio Ambrogetti, ha saputo convogliare attorno al progetto non solo il consenso dei soci, ma anche l’appoggio dell’Assessorato al Turismo, di Italia Nostra, delle autorità preposte al Museo di Torino e, quello che più conta, l’apporto disinteressato di progettisti, modellatori, fonditori, tutti contagiati dal suo dinamismo. Tra i tanti va ricordato l’apporto dell’artigiano Tommaso Marchegiani che, partendo dalla fotografia, è riuscito a costruire un modellino in legno, scala 1/10, indispensabile per la realizzazione del progetto.
Al grande esemplare hanno fatto corona tante piccole “bombarde ricordo”, molte delle quali, vendute per rimpinguare le sempre esauste casse sociali, fanno bella mostra di sé sulle scrivanie di tanti osimani, ed altre più grandi poste sugli scaffali di alcuni esercizi pubblici a beneficio dei turisti, che però sostano ammirati dinanzi alla copia collocata nell’atrio del Palazzo Civico.
Un festoso corteo in costume, con la partecipazione dei figuranti della Giostra della Quintana di Ascoli e delle feste medioevali di Offagna, ha accompagnò il pesantissimo “Cannò di figo” nell’atrio comunale, ove domina con la sua mole i due cannoncini del Ducato di Parma, avuti allora in cambio del nostro esemplare.
Non in costume ma in seri abiti da cerimonia nel consueto stile rotariano, la giornata si è conclusa al ristorante dell’Hotel “La Fonte” di Osimo per consumare un pasto preparato con rara sapienza secondo un menu degno di passare alla storia.
Critiche? Inevitabili, ma fini a se stesse. L’uomo di azione Paolo Pierpaoli non ha cessato di interrogarsi; la sua cultura di uomo, che non smette di pensare ad un nuovo modo di essere nel momento presente, soffre per non poter comunicare a pieno le idee innovatrici alle quali crede.
Con un atto di umiltà che lo onora, nella sua relazione finale ha considerato l’accettazione della incomprensione come il prezzo pagato per servire.
Si è rammaricato di non aver potuto donare alla Chiesa della Misericordia di Osimo un ciclo pittorico su vetro, opera del nostro socio Ulrico Montefiore. Non si rammarichi, perché sotto altra presidenza, un altro ciclo pittorico dello stesso Montefiore sarà donato, tramite il Rotary, alla Chiesa di San Giuseppe da Copertino. Nel Rotary il buon seme non va mai disperso o seminato invano.

 

Il Presidente Paolo Pierpaoli con il Governatore Arturo CanessaLa riproduzione della bombarda grossa di Niccolò Piccinino
Vignetta di Stefano Simoncini ispirata dalla consegna della bombarda al ComuneIl menù preparato dal ristorante La Fonte in occasione dei festeggiamenti per il trentennale del Club