1995-1996 GABRIELE FIMMANO’

Home » Chi siamo » STORIA DEL ROTARY CLUB OSIMO » 1995-1996 GABRIELE FIMMANO’

Presidente: Gabriele Fimmanò

Vice Presidente: Gianni Svegliati
Segretario: Giorgio Fanesi
Prefetto: Sergio Pangrazi
Tesoriere: Franco Iacoacci
Past Presidente: Rolando Tittarelli
Presidente Incoming: Mario Quattrini
Consiglieri: Antonino Grassi, Luigi Innocenzi, Umberto Fiumani
Bollettino: Giorgio Fanesi

Governatore 2090: Franco Cianci
Presidente R.I.: Herbert G. brown
Tema presidenziale: Agire con correttezza, servire con amore, lavorare per la pace


Conviviali: 1° e 3° venerdì – Ristorante “Lanterna Blu” di Osimo.

Con pazienza e credo profondo nei valori dell’amicizia, quasi invocata dal nuovo presidente Fimmanò in una appassionata lettera indirizzata ai soci, viene condotta la prima parte dell’anno sociale, dedicata a sanare le incomprensioni sorte circa i rapporti tra il Club e la Fondazione Don Carlo. “Un terzo dell’anno – ricorda il Presidente nell’ultima lettera diretta ai soci – è trascorso vivendo momenti delicati di incomprensione, mentre si tentava di risolvere al meglio la delicata situazione”.
Dopo una serie di incontri, nel corso dei quali con attento dosaggio e varie formule si era cercato un punto d’incontro per una presenza non solo simbolica in seno al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, si è richiamata l’attenzione su due punti di particolare rilevanza, che avrebbero reso ancora più evidente il distacco tra il Club e la Fondazione, le cui iniziative non avrebbero più potuto in alcun modo essere ricondotte al Club:
1. l’introduzione dell’art. 4 dello Statuto, che aveva reciso ogni forma di dipendenza o vincolo dei consiglieri della Fondazione dalle istituzioni di provenienza;
2. il previsto potenziale allargamento di detto Consiglio ai rappresentanti del Comune, della Curia e degli altri Enti ed Istituzioni culturali.
Ne conseguiva una situazione di “alterità” che poneva in evidenza la mai prima invocata normativa del Manuale di Procedura, concernente i rapporti fra il Rotary club e le altre associazioni, normativa che esclude la partecipazione del Rotary in via continuativa in altri enti o associazioni.
Non c’era che trarne le debite conseguenze. Con lettera riportata sul Bollettino, il Presidente informava la Fondazione che il Consiglio Direttivo “pur tenendo nella debita considerazione che una parte dei soci, nella riunione del 1° dicembre 1995, si era dichiarata contraria a cessare il rapporto con la Fondazione, pur tuttavia non si poteva non tenere conto della sopravvenuta incompatibilità prevista dal Manuale di Procedura”.
Pertanto, aldilà degli statuti e dei regolamenti, restava e resta “la disponibilità a collaborare con la Fondazione ogni qualvolta lo si ritenesse necessario nell’intento comune del servire e nello spirito dell’amicizia rotariana”. Con questa dichiarazione del Presidente si è chiusa una parentesi, un travaglio, che ha trovato in Gabriele Fimmanò un fedele interprete del motto del Governatore Cianci “Agisci con integrità, servi con amore, lavora per la pace”.
Superato questo scoglio, la presidenza Fimmanò è scorsa sui consueti binari, con belle relazioni e momenti di aggregazione: incontro al Golf Club di Sirolo, auspice il socio Antonio Martiri; la conferenza di Sabbatini e Recanatini sulle grotte e i cunicoli di Osimo; la gita ad Urbania; la festa di Natale; “La televisione del futuro” di Giuseppe Camilletti della RAI; la festa di Carnevale; la relazione-inchiesta sul fumo dei soci Francesco Pellegrini e Claudio Sanguinetti; la proiezione delle diapositive “Ancona la nuit” di Ennio Bastianelli.
La cultura, secondo la tradizione del Club, non è mai fine a se stessa, bensì calata nelle problematiche del momento, come le tre relazioni aperte al pubblico e definite “la triade del presidente Fimmanò”. Ricordiamo la conferenza sulla devianza giovanile tenuta dalla Dott.ssa Luisanna Del Conte, Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale dei minori di Ancona; il Convegno sull’Handicap, molto ben riuscito, grazie anche alla collaborazione di molti Club marchigiani e delle tre istituzioni di riabilitazione: Fondazione Don Gnocchi (ex Bignamini), Lega del Filo d’Oro, Istituto S. Stefano; infine la relazione sulla Bioetica (medicina, legge, religione, filosofia) tenuta dal Prof. Schiavone dell’Università di Genova e dal Dott. Marinelli di Ancona.
Merita una particolare menzione per la sua brillante riuscita e per la passione che vi ha messo il presidente Fimmanò il citato Convegno “Insieme per l’handicap”, tenutosi ad Osimo l’11 maggio 1996, il cui scopo è stato quello di sensibilizzare le istituzioni ai problemi dell’handicap in senso lato, dai bambini cerebrolesi ai non vedendi e non udendi, a coloro che hanno subito traumi a seguito di infortuni sulla strada e sul lavoro, purtroppo tanto frequenti specie fra i giovani.
Attinente a questo argomento è stato quello trattato da Giorgio Fanesi sul tema di attualità dei falsi invalidi.
Una ventata di attualità ha poi investito il Club, grazie alla passione del socio Luigi Innocenzi, che ha illustrato da par suo il mondo di Internet ed ha creato un sito per il Rotary, provvedendo inoltre a computerizzare il nostro Bollettino.
Ma non si è trattato solo di innovazioni tecniche, perché, essendo maturi i tempi, la vera novità è stata quella dell’entrata a pieno titolo delle donne quali socie del Club. L’onore del primo ingresso, presentatore Vittorio Campanelli, è spettato a Sarah Mercedes Howell, figlia e nipote di rotariani inglesi, docente di lingua inglese presso vari istituti pubblici e privati. E’ stato infranto un tabù: l’unico è quello di saper coniugare intelligenza e femminilità, spirito di servizio e di amicizia, dando magari qualche lezione a tanti colleghi uomini.
Lasciamo con affetto questa Presidenza sofferta e pacificatrice.

Passaggio delle consegne gra Gabriele Fimmanò e Mario Quattrini