Agriturismo “Le Bucoliche”, Via Montegalluccio, 38 – Osimo
Riunione conviviale INTERCLUB Osimo – Loreto per soci ed ospiti. T
Tema: “Opportunità e rischi con l’Intelligenza Artificiale”.
Relatore: Prof. Sauro Longhi, Rettore Emerito dell’Università Politecnica delle Marche.
Presenzierà anche il Governatore Distrettuale Gesualdo Angelico, socio del RC Loreto.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il nostro Club organizza un convegno pubblico dal titolo: “Il Cammino dell’Acqua” Intervengono: Massimo Principi – Direttore Autorità Ambito Territoriale Ottimale 3 bacini del Musone e del Potenza, Fabio Marchetti – Amministratore Delegato Astea SpA, Jacopo Angelini – Referente Settore Biodiversità WWF Marche. Conduce Luca Pagliari – Giornalista, Storyteller, Comunicatore. Vedi locandina.
A conclusione del convegno ore 20:00Riunione Conviviale con ospiti – sede da definire che verrà comunicata al più presto.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
Agriturismo “Le Bucoliche”, Via Montegalluccio, 38 – Osimo
Festa della Donna – Riunione conviviale con ospiti su tema in corso di definizione – Relatrice la Prof.ssa Flavia Carle direttore dell’Agenzia sanitaria regionale (Ars) delle Marche e ordinaria di Statistica medica e coordinatrice del Centro interdipartimentale di servizi di epidemiologia, biostatistica e informatica medica dell’Università Politecnica delle Marche.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
VENERDI 23 FEBBRAIO 2024 – ore 20:00
(Anniversario della nascita del Rotary – Giornata mondiale della pace e dell’intesa tra i popoli) Riunione, solo per soci, presso la “Tavernetta del Corso”
Riunione Conviviale per soli soci sul tema: ROTARY FOUNDATION: LA “NOSTRA” MACCHINA DEL BENE – Relatore il socio Pasquale Romagnoli, Presidente della Commissione Rotary Foundation.
Prima di cena, Pillola di Rotary – tema: “Buon compleanno Rotary”, relatrice: Federica Quattrini.
Nel corso della serata avrà luogo l’elezione di uno dei due candidati a Governatore 2026-2027.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
VENERDI 9 FEBBRAIO 2024 – ore 20:30 Ristorante “Le Grotte”, Pontebovesecco, 4 – Genga (AN)
Riunione conviviale con ospiti Interclub (Altavallessina-Grotte Frasassi, Falconara, Fabriano, Senigallia, Ancona Conero, Jesi, Jesi Federico II) FESTA DI CARNEVALE – La serata sarà allietata dal gruppo musicale osimano “Zio Pecos” – La maschera è consigliata ma non obbligatoria.
Adesioni entro massimo il 5 febbraio.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
Agriturismo “Le Bucoliche”, Via Montegalluccio, 38 – Osimo
Riunione conviviale per soci ed ospiti. Tema: “Biodiversità e sostenibilità ambientale” con la relatrice Prof. Associato Elena Bitocchi – Docente di Genetica Agraria – Dip.to di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche.
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
Sede del Rotary Club Osimo, Piazza Giovanni XXIII, 46 – Osimo
Riunione conviviale con formula “apericena” per soli soci sul tema: Parliamo di noi: quale futuro vogliamo? (Proseguimento della riunione conviviale del 17 novembre 2023). Parole in libertà tra soci sulle priorità e le esigenze del club di domani.
Presentazione del bilancio relativo al 1° semestre A.R. 2023-24
Laureata in Sociologia e in Tecniche grafologiche all’Università di Urbino, dove ha iniziato lo studio della grafologia nel 1977, ottenendo il diploma di Consulente Grafologo dopo la frequenza di un corso quadriennale sotto la guida di p. Lamberto Torbidoni, allievo ed erede di Padre Girolamo Moretti, il caposcuola della grafologia italiana. Specializzata nel settore dell’orientamento scolastico-professio-nale e della gestione delle risorse umane in azienda, ha collaborato per molti anni con l’Istituto Moretti di Urbino, rappresentandolo anche in convegni italiani ed esteri; ha ricoperto il ruolo di professore a contratto di materie grafologiche presso l’Università di Urbino dal 1982 al 2006 e presso l’Università LUMSA di Roma dal 2000 al 2006. Professore onorario dell’Università di Brasov (RO).
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste grafologiche a livello nazionale e internazionale. Titolare dal 1984 di uno Studio di Consulenza Grafologica e dal 1992 della Società di formazione e servizi per l’impresa “Laboratorio delle Idee” di Fabriano. Past President e attuale Vice-Presidente nazionale dell’Associazione Grafologica Italiana. Volontaria di Medici Senza Frontiere.
L’USO DELLA SCRITTURA: QUALE FUTURO? Dove ci portano l’uso e l’abuso degli strumenti informatici? Quale influenza sullo sviluppo cognitivo dei bambini?
La grafia parla di noi. Quando scriviamo manualmente non è solo il contenuto che comunichiamo all’altro, ma anche il nostro modo di essere. La tecnologia sembra però aver ormai reso obsoleta la penna e con essa la mano-scrittura. Da tempo ormai è acceso il dibattito nelle scuole sulla utilità di continuare a insegnare la scrittura manuale e in particolare quella corsiva, stante la pervasività degli strumenti e delle tecnologie digitali e l’orientamento già adottato in alcuni degli Stati USA, di eliminare l’insegnamento del corsivo o addirittura di sostituire la mano scrittura con l’uso del computer o del tablet. È anche vero che pure fra i non nativi digitali l’uso della tastiera ha ampiamente sostituito quello della penna.
Dunque la scrittura manuale è destinata ad essere abbandonata? L’intervento proposto intende fare un po’ di luce sulla questione, da un lato analizzando cosa si perderebbe con l’abbandono della mano scrittura nelle classi della scuola primaria (in termini di capacità e competenze dei bambini), dall’altro presentando in che modo la grafia esprime, attraverso la forma e il movimento dei caratteri, la nostra interiorità e come quindi la sua “perdita” rappresenti un impoverimento per la conoscenza e la consapevolezza di sé.
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